Gennaro De Crescenzo @gennarodecrescenzoartist
Perumira Magazine è orgogliosa di presentare un’intervista esclusiva a Gennaro De Crescenzo, un musicista di talento le cui radici nella ricca tradizione musicale napoletana sono fiorite su palcoscenici internazionali. Dai suoi primi passi nel mondo della musica alla partecipazione a rinomati eventi, Gennaro ha affascinato il pubblico con la sua passione e la sua abilità musicale.
Scoprite insieme a noi il suo percorso ispiratore, dai tempi del Musiclab Studio alle sue straordinarie performance in eventi come il memorial Mauro Caputo e il concerto «‘O Maggio a Totò. Estate a Napoli».
Gennaro farà parte del Modavision 2024 di Olga IF a Madrid, in Spagna. L’evento di moda più importante in Europa e uno dei più apprezzati al mondo.
Scopriremo come la sua musica abbia superato i confini e sia risuonata nei cuori di tutto il mondo, così come il suo impegno in cause benefiche, come la partecipazione a eventi a sostegno dei detenuti. Con uno sguardo intimo al suo processo creativo e alla sua prospettiva unica sulla musica, questa intervista promette di ispirare e incantare i nostri lettori. Preparatevi a tuffarvi nel vibrante mondo musicale di Gennaro De Crescenzo sulle pagine di Perumira Magazine!
1.- Gennaro, grazie per aver accettato il nostro invito. Originario dell’Italia, che cosa hai sempre amato della città in cui sei cresciuto? Quali sono gli hobby di sempre che Gennaro continua a coltivare? Che cosa ti fa sorridere o ti dà grande gioia?
Della città in cui sono nato e cresciuto amo l’aria che si respira e il popolo che ci vive. Negli anni ho avuto tanti hobbies, però la musica è stato quello più importante che ho coltivato da quando ero bambino. La musica mi fa stare bene e mi riempie di gioia.
2.- Artista – interprete del canto tradizionale napoletano Come ha mosso i primi passi Gennaro nel mondo della musica?
La musica è stata una costante della mia vita, è cominciata con i racconti dei miei avi paterni ed è continuata con l’ascolto di musica con i 33 giri in compagnia di mio padre, ex-cantante degli anni ‘70 col nome d’arte “GINO DEK”.
3.- L’8 giugno prossimo parteciperete al Modavision 2024 di Olga IF a Madrid, in Spagna. Cosa ne pensi e cosa ti piace di Modavision? E tu cosa ne pensi di Olga If?
Modavision per me è una manifestazione di spicco, è la seconda volta che porto la mia musica sia a Valencia nel 2023 che a Madrid nel 2024.
Olga IF è una grande organizzatrice, che apprezzo molto e la stimo per la sua tenacia di fare eventi di classe, fondendo alla moda tanta musica.
4.- Quali sensazioni prova nel fare ciò che le piace, ciò che la appassiona, è facile?
Cantare scatena in me tante emozioni e tante sensazioni. Spesso chiudo gli occhi per sentire meglio queste emozioni. Le difficoltà nel mondo dello spettacolo sono tante e soprattutto niente è da considerare come scontato.
5.- Come descriverebbe il suo legame con la tradizione musicale napoletana e cosa l’ha portata a diventare un interprete del canto tradizionale napoletano a Napoli?
Il mio legame con la tradizione musicale napoletana è molto forte e, come ho già detto, parte dal mio passato. Secondo il mio modesto parere interpretare i brani in lingua napoletana è segno di una Napoli piena di bellezza, cultura e tradizioni. La città attualmente è in una fase di rilancio soprattutto sotto il profilo turistico e degli spettacoli che hanno un’ottima fattura artistica.
6.- Qual è la sua canzone napoletana preferita da eseguire e perché?
La mia canzone napoletana preferita è “Luna Rossa”, capolavoro scritto da mio zio Vincenzo con le musiche di Antonio Viscione, e che ho reinterpretato in chiave beguine. La mia, quindi, è una risposta alquanto scontata.
7.- Come pensa che la sua passione per la cultura musicale napoletana influenzi il suo stile di esecuzione?
Da buon napoletano, le influenze di questa cultura sono tante, soprattutto nell’utilizzo di termini dialettali antichi e nella musicalità delle parole. Influenze sicuramente positive che ispireranno altri nuovi brani che interpreterò in un futuro non troppo lontano.
8.- Come interprete della canzone napoletana tradizionale, quali sono gli aspetti più impegnativi e gratificanti del mantenere viva questa tradizione?
Sicuramente bisogna avere rispetto ed impegno per la grande tradizione napoletana, le gratificazioni arrivano cantando davanti al pubblico.
9.- Cosa la ispira a continuare a diffondere e valorizzare la musica napoletana attraverso i suoi concerti e le sue registrazioni?
Continuo a diffondere e a valorizzare la musica napoletana attraverso una serie di collaborazioni artistiche, confrontandomi con artisti che hanno magari un bagaglio musicale molto più grande e diverso dal mio. Un esempio è la collaborazione con Mikele Buonocore, il mio Direttore artistico, che mi aiuta moltissimo.
10.- Che ruolo ha la sua famiglia, in particolare suo padre e suo zio, nella sua carriera musicale e nel suo amore per la musica napoletana?
La mia famiglia è alla base della mia carriera musicale, ho mosso i primi passi grazie ai racconti e all’amore per la musica che mi hanno trasmesso. Poi, ad un certo punto, ho dovuto diversificarmi e creare uno stile tutto mio, seppur ispirato dagli stessi sentimenti che hanno portato loro a diventare quello che sono e che hanno rappresentato nel passato. Mio padre mi sostiene molto, infatti spesso mi invia dei brani famosissimi in lingua napoletana per farmeli eventualmente reinterpretare.
11.- Come descriverebbe l’esperienza di toccare e coinvolgere il pubblico attraverso le sue esibizioni di canto tradizionale napoletano?
Attraverso le mie esibizioni di canto tradizionale napoletano cerco in primis di coinvolgere il pubblico, ma quando si interpreta musica classica napoletana il coinvolgimento è sicuro. Questo è un po’ meno vero per la nuova società, forse meno interessata alla musica popolare rispetto ai loro padri.
12.- Qual è il suo processo di selezione delle canzoni per le sue esibizioni e registrazioni, e come riesce a trovare un equilibrio tra classici e brani più moderni?
Le canzoni che presento alle mie esibizioni sono alcune edite ed altre sono inediti scritti per me da autori che hanno lavorato un po’ sul mio modo di cantare. Trovare un equilibrio tra brani classici e moderni non è proprio semplice ma per questo mi aiuta il mio direttore artistico.
13.- Come pensa che la canzone napoletana tradizionale si sia evoluta nel tempo e quali aspetti ritiene importanti da preservare?
La canzone napoletana tradizionale non ha avuto un’ottima evoluzione secondo il mio parere, i ragazzi di questa società sembrano non appassionarsi alla musica napoletana preferendo lo stile neomelodico. L’aspetto importante da preservare è quello di mantenere una linea melodica dei brani.
14.- Può raccontare qualche aneddoto memorabile delle sue esibizioni o delle interazioni con il pubblico?
Aneddoti memorabili che ricordo sono quelli dei due sold-out fatti in due teatri di Napoli nel 2019 e nel 2021.
15.- Come si prepara fisicamente ed emotivamente a un’esibizione importante?
Per un’esibizione importante cerco di essere concentrato e mi preparo facendo esercizi diaframmatici e bevendo tanta acqua per mantenere umide le corde vocali.
16.- Quali sono i suoi progetti futuri in termini di registrazioni o collaborazioni musicali?
Nei miei progetti futuri c’è quello di ritornare tra qualche mese in studio per registrare altri brani inediti ed editi per bissare il mio nuovo progetto musicale.
17.- Quali consigli darebbe ai giovani che desiderano seguire le sue orme nell’esecuzione del canto tradizionale napoletano?
Ai giovani posso consigliare di studiare molto e soprattutto ascoltare la musica napoletana cantata da grandi autori come Bruni, Murolo, Carosone, Ricci, Abbate e tanti altri artisti.
18.- Cosa significa per lei essere riconosciuto come il principale interprete della canzone tradizionale napoletana a Napoli?
Non mi ritengo di essere uno dei principali interpreti della canzone tradizionale napoletana, ma di portare la musica in giro come un semplice interprete.
19- Quale messaggio vorrebbe inviare a chi la segue e a chi apprezza la musica napoletana?
A chi apprezza la musica napoletana e a chi mi segue invito a consultare le mie pagine web: gennarodecrescenzo.it e www.gennarodecrescenzo.com. – @gennarodecrescenzoartist
Crediti fotografici : Pinoattanasio
Gennaro De Crescenzo
Intervista condotta da Jaime William Mostacero Baca a – Gennaro De Crescenzo – Italia
Lingua italiana
Gennaro De Crescenzo Contatto: WhatsApp
Intervista autorizzata per iscritto da WhatsApp : Gennaro De Crescenzo – Perumira – Jaime William
Tutti i diritti riservati a nome di Gennaro De Crescenzo – Perumira – Jaime William
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